Lontani ma Vicini |  Rubrica a cura dei ragazzi dell’Istituto Sant’Apollinare durante il periodo del coronavirus

Alessio Maiola
Liceo classico

Il sogno di Costantino

il Sogno di Costantino, affresco di Piero della Francesca. È questo il dipinto che mi assilla i pensieri dall’inizio della quarantena: il pensiero di un re che, anziché struggersi la notte prima della battaglia decisiva, dorme sereno, mentre un angelo gli mostra la via della vittoria. È davvero sufficiente mettersi a dormire per comprendere la via giusta da seguire nella propria vita? Probabilmente chi, come me, è insonne avrà difficoltà a scoprirlo. Ma una cosa è certa: non sempre la salvezza piove dal cielo sotto forma di angelo, sarebbe auspicabile, ma essa va ricercata dentro di sé: bisogna analizzarsi e conoscersi profondamente per essere capaci di bastare a se stessi in un tale periodo di distanza. Ora che ne abbiamo l’occasione, sfruttiamo il tempo per parlare con la persona che molto spesso ignoriamo di più: noi stessi. Accogliamo un cambiamento, una rivalutazione di un pensiero, comprendiamo un errore e sfruttiamo questo tempo per migliorarci e per cambiare, diventare la versione migliore di noi stessi. Come per Costantino l’illuminazione è arrivata dal sogno, cerchiamo di farcene arrivare anche una dalla veglia. Ormai non conta più se e quando riabbracceremo i nostri cari, ma chi i nostri cari riabbracceranno.Istituto Sant'Apollinare Roma