Lontani ma Vicini |  Rubrica a cura dei ragazzi dell’Istituto Sant’Apollinare durante il periodo del coronavirus

Di Felice Silvia
Scuola Media

In attesa di… rivedere le stelle

È difficile descrivere qual è il momento della giornata che più preferisco, così come è complicato adattarsi a questa nuova situazione.
Se però fossi obbligata a farlo, sceglierei senz’altro questo da me catturato in una fotografia, delle ore ventitré e un quarto di ieri sera.
La foto qui sopra allegata, raffigura ciò che guardavo: il cielo di notte. Certo, a primo impatto non è niente di speciale, anche perchè, essendo in città non si vede nemmeno una stella, ma comunque è il momento che più gradisco perché mi lascia riflettere su ciò che sta capitando attualmente e su quanto le precauzioni adottate dallo Stato siano rigorose ma, al tempo stesso, necessarie per tutelare la nostra salute. La seconda motivazione per cui ho scelto di descrivere quest’attimo è perchè è il momento più simile alla mia vita di tutti i giorni, anzi, oserei dire, l’unico che è rimasto uguale alla mia routine, perché qualunque cosa succeda, il cielo rimarrà così com’è, forse nascosto ma pur sempre immutato e fin quando sarà così, io sarò lì, con i gomiti appoggiati sul davanzale della finestra, avvolta da una coperta di lana, a guardarlo.
Per adesso però, come Pascoli si accontentava delle piccole cose, io mi dovrò accontentare solo di questo, in attesa di una nuova speranza per l’umanità, che sostituisca la tristezza e la paura di questi giorni; in attesa di tempi migliori; in attesa di rivedere le persone a me più care; in attesa di un nuovo inizio ma, soprattutto, in attesa di uscire da casa, per riuscire finalmente, così come faceva Dante, a riveder le stelle…