Lontani ma Vicini |  Rubrica a cura dei ragazzi dell’Istituto Sant’Apollinare durante il periodo del coronavirus

Giulia Corsi
Classe_2 scientifico

Torneremo a ridere e a sorridere insieme

Oggi stiamo vivendo uno dei momenti più difficili della storia moderna a causa di una nuova pandemia che sta determinando la morte di migliaia di persone. Essa è stata generata da un coronavirus, ma che cos’è il coronavirus?

E’ un virus influenzale, detto COVID-19, comparso per la prima volta nella città di Wuhan, in Cina. Nessuno poteva immaginarsi che questo virus avrebbe avuto un impatto così forte e devastante nella nostra vita al punto da cambiare completamente le nostre abitudini e stili di vita. Mentre questa terribile pandemia continua la sua scia di morte, tutti abbiamo numerose domande di cui cerchiamo disperatamente delle risposte, ma una in specifico si eleva tra tutte, quando finirà?

Per rispondere a questa domanda dobbiamo prima dare uno sguardo alle passate epidemie come la peste (in particolare quella del 1630, ad essa Manzoni dedicherà due capitoli dei “Promessi sposi “ nei quali descrive la diffusione della peste e i suoi effetti sulla popolazione milanese). Ciò che differenzia l’attuale pandemia da quelle del passato è la rapidità con cui la malattia si diffonde e di come il virus non rimanga confinato in un unico posto ma è in continua espansione. Questo è dovuto alla globalizzazione che si è creata, grazie alla nascita e al progresso della tecnologia. Essa però ha portato all’uomo sia un’ulteriore minaccia per il genere umano ma anche un mezzo per annullare i confini fisici soprattutto in questo momento in cui ormai i morti non hanno più la possibilità di essere circondati dai propri familiari e amici durante il loro ultimo addio. Le immagini dei camion militari che a Bergamo, formando una lunga fila, portavano a cremare centinaia di morti sono impresse nella memoria di tutti noi. Tuttavia in questa pandemia abbiamo riscoperto qualcosa di unico: la solidarietà tra una persona e un’altra. In particolare per i medici che combattono ogni giorno per salvare vite umane nonostante ciò significhi mettere a rischio la propria vita. Loro sono per me, e per molte altre persone, degli eroi e quando si concluderà tutto questo non saremo mai in grado di ringraziarli completamente per tutti i sacrifici e sforzi che hanno fatto per proteggerci e aiutarci. Quando finirà? Forse tra due mesi, forse tra un anno? Questo non lo sappiamo, ma quello che conosciamo è che dopo ogni tempesta torna sempre il sereno, è un momento duro per tutta la popolazione ma passerà e quando tutto sarà finito torneremo a ridere e a sorridere insieme.