Lontani ma Vicini |  Rubrica a cura dei ragazzi dell’Istituto Sant’Apollinare durante il periodo del coronavirus

Ferrentino Linda
Scuola Media

Lettera ai miei prof.

Cari professori,
sono passati quasi tre anni da quando vi ho visti per la prima volta, schierati davanti ad un branco di bimbi impestati. Eravate lì, felici e allo stesso tempo emozionati, pronti ad accoglierci in quelle classi che oggi sono come la nostra famiglia.
Siamo arrivati alla fine di un lungo percorso: già in prima media mi chiedevo spesso come tutto ciò sarebbe finito, eppure subito dopo il mio pensiero era fisso da un’altra parte. Mi dicevo “mancano ancora tre anni, è un sacco di tempo. Perché mai dovrei pensare adesso a queste cose”, eppure eccomi qui, a scrivervi questa lettera di addio.
Di avventure in tre anni, ne abbiamo passate tante: se penso a tutte le gite che abbiamo fatto, i musei che abbiamo visitato, le risate che ci siamo fatti lungo il cammino, ma anche solo il percorso insieme a scuola…
Quest’anno doveva essere il migliore: dopo due anni passati con voi avevo finalmente preso confidenza, avevo imparato a conoscervi, con i vostri pregi e tutti i vostri tipici “difetti da prof”. Dovevamo finire questo percorso vicino a voi, dovevo approfittare del tempo che stavamo passando insieme…eppure nessuno può prevedere un’epidemia!
Le altre classi avranno i prossimi anni per recuperare, ma noi no: è vero, magari ci vedremo fuori dalla scuola quando tutto questo sarà finito, ma non è di certo la stessa cosa!
Il nostro ultimo saluto lo avevo immaginato nell’ultimo giorno di scuola, con un grande abbraccio di addio e perfino qualche lacrimuccia…non di certo da un computer!
Questa terza media non è assolutamente andata come avevo immaginato: doveva essere ancora più ricca di avventure, eppure ancora adesso siamo costretti a stare a casa. Una delle gite che mi mancherà di più è il campo-scuola: mi ricordo ancora il primo anno, mi ero divertita un sacco! Ero stata così bene che già dal primo giorno della seconda avevo iniziato il countdown per quanti giorni mancassero al prossimo viaggio. Lo stesso avevo fatto per quest’anno, eppure aprile è già passato da un po’ e della gita ormai tutti se ne sono dimenticati. Dovevamo vivere un ultimo momento che ci legasse ancora di più, un momento in cui alla scuola non si pensava minimamente, un momento insieme prima di dirci addio…eppure eccoci qua. Siamo davanti ad un computer, vi vedo grazie ad un computer, eppure il non avere voi e i miei compagni vicino mi fa star male: mi manca la pazzia della prof.ssa Percolla, mi manca essere la mocciosa di Governatori, mi mancano i distanziamenti sociali durante le verifiche della prof.ssa Caldera (altro che virus!).
Mi mancate tutti, uno ad uno…

Con questa lettera volevo quindi dirvi grazie: grazie per il tempo passato insieme, grazie di aver sopportato me e quei pazzoidi dei miei compagni, di essere stati sempre con noi nonostante la distanza che ci separasse, ma soprattutto grazie per avermi aiutata fino alla fine a raggiungere il traguardo…
Non vi dimenticherò mai, anzi sarete voi a non liberarvi facilmente di me, perché vi verrò a trovare ogni volta che ne avrò la possibilità (e ritenetevi fortunati: un’alunna che vi pensa anche da Torino non si trova molto facilmente!).
La vostra piemontese,
Linda