Lontani ma Vicini |  Rubrica a cura dei ragazzi dell’Istituto Sant’Apollinare durante il periodo del coronavirus

Russo Maria Carolina
Scuola Media

I miei saluti al Sant’Apollinare

Sembrava ieri che, per la prima volta, oltrepassavo il cancello di scuola.
Ero emozionata, era tutto nuovo rispetto alle elementari, era tutto più grande: dovevo diventare più responsabile. Allo stesso tempo, ero anche molto spaventata perché avrei incontrato persone nuove, materie più complicate. Io so di essere una persona solare, sensibile e molto generosa,
ma so anche che, a volte, la paura di affrontare le cose nuove può alzare un muro con gli altri che, a quel punto, non riescono a conoscere ciò che sei veramente. Sarei ipocrita a dire che in questi anni è sempre andato tutto bene, perché tante volte ho sofferto per qualche incomprensione
soprattutto con i compagni. I miei fantastici insegnanti li porterò sempre nel cuore perché spesso, nei momenti difficili, mi hanno fatto un po’ da madri e da padri. Non avrei mai immaginato che l’ultimo anno del ciclo lo avremmo concluso così distanti da non poterci abbracciare, piangere prima dell’esame magari sulla spalla di qualche insegnante e poi, tutti eleganti, festeggiare insieme la fine della scuola. Mi dispiace di aver scelto un indirizzo che non c’è al Sant’Apollinare, altrimenti avrei continuato volentieri qui il mio percorso. Mi sento di dire a tutti i ragazzi che a settembre inizieranno la prima media, che sono fortunati perché in questa scuola, troveranno professori non solo preparatissimi, ma anche pronti a leggere nel loro cuore se c’è qualcosa che non va e quindi a stare loro vicino.