Rubrica: Viaggio intorno alla mia camera

Le ali della libertà

Leonardo V Classico

Per lo svolgimento di questo compito, ho deciso di recensire un libro, che ho avuto la fortuna di poter leggere durante questi giorni di reclusione domestica, e che ha contribuito ad allargare i miei orizzonti, permettendomi inoltre di rivivere momenti e sensazioni di spensieratezza, che caratterizzavano la mia persona nei periodi antecedenti al lockdown generalizzato di Marzo; il testo in questione è “Ragazzo Negro” di Richard Wright. Si tratta di un memoriale autobiografico dello stesso scrittore statunitense, che narra dettagliatamente la sua gioventù nel Sud degli Usa, in un periodo storico e in un contesto sociale, in cui la compagine “nera” della nazione si vedeva costretta a sopportare qualsiasi forma di ingiustizia, in ogni ambito della vita quotidiana. All’interno del testo letterario, Richard assiste alla divisione della sua famiglia, a causa dell’inadeguata stabilità economica, e intraprende una serie di viaggi, dettati dall’unico desiderio di lavorare, in cui affronterà ripetutamente il mostro del razzismo, che pervadeva l’America degli anni ’30 del Novecento. Il ragazzo si troverà costretto ad accettare qualsiasi tipo di mestiere, incontrando sempre l’ostilità e la violenza da parte dei “bianchi”, contro cui dimostra la propria fierezza. Strettamente connessi, risultano essere gli stati d’animo della popolazione afro-americana del tempo, costretta a vivere in un vero e proprio clima di segregazione e di solitudine, in cui non veniva accettata dalla società circostante e dallo Stato, che avrebbe dovuto tutelarli, e gli stati d’animo della maggior parte degli uomini nel 2020, in cui ogni legame sociale è andato via via disgregandosi, sostituendo per determinati motivi il dialogo interpersonale con l’utilizzo di apparecchiature elettroniche, che hanno contribuito ad ampliare le barriere tra persone, incrementando il fenomeno della solitudine, un fenomeno tanto negativo, quanto dannoso per le ripercussioni che esso ha sulla sfera emotiva di ognuno di noi. Ciò che mi ha colpito molto di questo romanzo e che trovo di estrema attualità, è il tema della libertà, strettamente legato al tema della speranza, che per Wright gli viene dalla cultura: si appassiona alla letteratura e grazie ad essa prende coscienza della propria dignità, e riesce a trasformare la propria rabbia, nella determinazione necessaria per diventare un uomo maturo; infatti l’autore non si dà per vinto e non si abbatte di fronte all’ ingiustizia, alla miseria e al degrado, ma al contrario decide di combattere, per riottenere una serie di libertà inviolabili e fondamentali, che dovrebbero appartenere di diritto ad ogni essere umano, senza alcuna differenza di sesso, religione o razza. A mio avviso, è molto importante il parallelismo che si viene a creare tra il romanzo, e la realtà attuale in cui tutti noi viviamo, una realtà molto simile a quella di Richard, in cui siamo costretti a lottare uniti e compatti, contro un nemico, questa volta invisibile, che ci ha privato di ogni forma di libertà che prima di allora ci appariva scontata, una lotta che deve essere guidata da un’elevata dose di speranza, volta al ritrovamento della felicità.