I nostri ragazzi si qualificano molto bene

Certamen ποιητικόν a squadre “Ut pictura poesis”

Quest’anno due squadre composte da tre ragazzi del primo anno di liceo classico e due ragazzi del primo anno di liceo scientifico si sono messi alla prova partecipando alla prima edizione del Certamen ποιητικόν a squadre “Ut pictura poesis” organizzato dal liceo classico I.I.S. Tommaso Salvini e aperto alle scuole d’Italia e d’Europa.
Gli alunni si sono cimentati nella traduzione di brevi frasi d’autore e hanno realizzato degli elaborati a esse ispirati.

I tre ragazzi del I liceo classico, Federico Carboni, Giacomo Dell’Aquila e Caterina Rossi, dopo aver tradotto le parole di Seneca, hanno realizzato il disegno sotto riportato affiancato da un commento che ne spiega il significato. Per il messaggio che con esso si voleva esprimere l’opera è stata lungamente elogiata dalla commissione e dal professor Tullio, docente dei ragazzi.

“L’uomo post-moderno si interroga sulla solidità dei principi che hanno costruito l’impalcatura della società occidentale. A distanza di oltre due millenni viene messa alla prova la tenuta della civiltà classica, le certezze che hanno ispirato la positiva fiducia nell’uomo, nella natura e nella razionalità. La consapevolezza di essere membra di uno stesso corpo, alla base della legge di fraternità universale, è stata minata dagli orrori del XX secolo prima e, successivamente, dall’incapacità umana di sostenere una comunità coesa oltre i confini. L’inquietudine umana porta a dubitare del positivismo illuminista, erede del pensiero greco-latino, e dilaga nel drammatico e realistico confronto con le tante contraddizioni del tempo attuale. Un mondo sempre più interconnesso, virtualmente vicino, eppure lacerato da guerre, odio e violenza. Cosa è rimasto della “civitas”costruita partendo da punti fermi come concordia, pietas, fides e gravitas? La volta, simbolo della felicità a cui tende l’uomo è ancora sostenibile?”

 I due ragazzi del I scientifico A, Leonardo Araneo e Alessandro Renzi, hanno invece affiancato alla traduzione di alcuni versi tratti dalle Satire di Orazio un racconto breve. L’elaborato degli alunni dello scientifico è stato talmente apprezzato dalla commissione da ricevere il primo premio nella competizione tra i diversi licei scientifici.

Il 26 maggio, infatti,  presso l’Università Lumsa di Roma Leonardo e Alessandro, assieme al Preside e alla professoressa Tomasini, docente di latino della classe, alla quale vanno i complimenti del preside e di tutta la scuola hanno ritirato il loro premio e ascoltato il giudizio della commissione. La scuola ancora una volta si complimenta con gli alunni per l’importante riconoscimento ottenuto.
Nelle righe sottostanti è riportato il testo del racconto premiato e il commento scritto dai ragazzi stessi. 

 Cave Saltum

“Metro per la zona industriale in arrivo tra due minuti. Allontanarsi dalla linea gialla.”
“Due rocce e posso tuffarmi. Posso farcela!”
Sentenziava l’altoparlante tra le parole della gente.
I pensieri del bambino erano accompagnati dal frinire delle cicale.
Si aprirono le porte e con un balzo si ritrovò nel vagone.
Prese lo slancio e con un balzo si ritrovò in acqua.

“O campagna, quando ti rivedrò e sarà a me possibile,
ora grazie ai libri degli antichi, ora grazie alla tranquillità e a una stagione inerte, godere del piacevole oblio di una vita senza quiete.”
Si commosse l’uomo.

Cave Saltum – Commento

A partire dal tono nostalgico dei versi tradotti, abbiamo messo a confronto la vita in città e la vita in campagna, partendo dalla lettura della satira 2, 6 di Orazio. Abbiamo interpretato la campagna e la città rispettivamente come allegorie della fanciullezza e dell’età adulta: l’una caratterizzata da spensieratezza e ingenuità, l’altra da sollicitudo e consapevolezza.

Il personaggio principale del nostro racconto vive due momenti, uno passato e uno presente, che vengono descritti attraverso un parallelismo. Da una parte il protagonista bambino è fotografato in mezzo alla natura nell’intento di tuffarsi. Dall’altra il protagonista adulto nella quotidianità frenetica della vita lavorativa è immortalato mentre si reca al lavoro. Tra i due eventi si crea un ponte: un semplice balzo che trasporta l’adulto nel ricordo nostalgico e commosso della stagione della sua giovinezza.

I vincitori Alessandro Renzi e Leonardo Araneo assieme alla Professoressa Tomasini

A questo successo ne aggiungiamo un altro . Si è svolta sabato 13 maggio, presso la Bocconi di Milano, la “Finale nazionale Campionati internazionali di Giochi Matematici”, in cui migliaia di concorrenti di ogni età si sono messi in gioco dimostrando le loro abilità matematiche.  Il nostro alunno di II media A, Matteo Silviani, dopo 2 selezioni svolte con risultati eccellenti (preselezione svolta in modalità online e 11° posto su 600 nella prova svolta al Liceo Virgilio di Roma), si posiziona al 10° posto a pari merito con altri due concorrenti. Siamo orgogliosi e fieri del nostro alunno e siamo sicuri che questo è solo l’inizio di un eccellente percorso.