Lontani ma Vicini |  Rubrica a cura dei ragazzi dell’Istituto Sant’Apollinare durante il periodo del coronavirus

Fadda Stefano
Scuola Media

Le mie riflessioni

Quando è iniziato questo periodo di cosiddetto “lockdown”, sinceramente non l’ho considerato come una così grande privazione né come una limitazione della mia libertà.
Anzi, tutt’altro! “Un’intera settimana a casa!”, questa era la considerazione che io e i miei amici avevamo fatto inizialmente riguardo alla chiusura delle scuole.
È proprio vero quando si dice che apprezziamo il valore delle cose solo quando ci vengono tolte.
Non so dire se questi ultimi ventisei giorni passati a casa siano tanti oppure pochi. Sta di fatto che oggi la routine è diventata per me la normalità, come se fosse stato sempre così.
Ogni giorno, infatti, mi devo confrontare con: sveglia alle 07:45, in rapida successione, prima colazione (abbondante!) e passaggio in bagno per garantire lo stretto necessario per apparire in video (senza spaventare nessuno!).
Poi iniziano le lezioni. Le prime volte non è stato semplicissimo riuscire a comunicare con tutti, mentre ora riusciamo tranquillamente a fare lezione. Nonostante la situazione, sono felice di notare che l’atmosfera che esisteva in classe, si ricrea anche attraverso uno schermo.
Nei momenti adeguati, infatti, è ancora possibile ridere e scherzare con i miei amici e i Professori.
A volte, capita che ci siano intervalli un po’ più lunghi tra una lezione e l’altra e allora ne approfitto per fare la seconda colazione (abbondante!), scrivere a degli amici o ascoltare la mia musica preferita.
Intorno alle 13:00 finiscono le lezioni e mi siedo a tavola con i miei genitori e mio fratello per il pranzo. A questo punto la giornata la vivrei sempre allo stesso modo se, per rompere la routine, non mi inventassi sempre qualcosa di nuovo da fare.
Non avrei mai creduto che sarebbe stato così divertente giocare insieme a mio fratello più piccolo con le Nerf o con i Lego, guardare le serie tv con i miei genitori o dedicare più tempo alla lettura.
Un’altra cosa che faccio volentieri è aiutare mia madre, che insegna nella scuola dell’infanzia, a realizzare i video delle lezioni per i suoi alunni. In questo modo ho avuto occasione di apprezzare maggiormente il lavoro svolto dagli insegnanti che, come mia madre, faticano molto nel preparare le lezioni per noi studenti, perché non hanno tutti i mezzi che avrebbero a disposizione in classe.
Insomma, questo periodo, a differenza delle aspettative, è ben diverso. Spero che finisca presto, ma spero anche, alla fine, di poter imparare qualcosa che mi faccia apprezzare di più ciò che normalmente diamo per scontato.